Cultura y tecnología

Textos sobre la aplicación de tecnologías digitales en el mundo de las artes performativas y en el ámbito editorial

Selección de textos publicados durante 2021 relativos al uso de nuevas tecnología en artes performativas y en el mundo editorial, atendiendo especialmente a las potencialidades que ofrecen dentro de una cultura de la participación. Se aborda en esta publicación varias aplicaciones de los análisis realizados en el libro Islarios de contemporaneidad. Anomia digital y crítica de perspectivas múltiples.

From immersion as a cognitive disposition to a new project culture

What narrative forms may be ideal in a changing, global, connected world of two-way communication?

To point out some possible drifts in the theatrical field, the starting point is two models that broke traditional genres and modes, in order to seek a greater involvement of the viewer in the story (and in the history): Gropius and Piscator’s Total Theater, and Greenaway’s tendency towards a “non-narrative” cinema.

In the first case, it is worth highlighting Piscator’s reflections on the best way to transmit the values of socialism. At first, he opted for epic as a genre to produce greater emotion in the viewer. At the same time, he tried to reinforce it with technological innovations, such as conveyor belts in the staging of Bertolt Brecht’s Mother Courage.

This search for a scene that involves the viewer more and generates in him a contemporary “mimesis”, leads him to project with Gropius the best conditions of perception for his works, giving rise to the Total Theater. Its constructive characteristics stand out for having a stage that completely surrounds an audience that has mechanisms to move the stalls and make them rotate. Also, to fill the entire stage, numerous cinema projectors are used, which turn the whole set into a large dynamic stage. The consequence is obvious: everything present is involved and the differences between the space of representation and the space of enjoyment are dissolved, perceiving the viewer within the scene. Thus, as in many contemporary works, it is about ensuring that the viewer does not feel “in front of” what is represented, but “inside” the representation, provoking in him a reaction of greater identification with what is being told.

In this case, architectural innovations and the use of a contemporary medium such as visual projection allow the construction of a concrete effect: the involvement of the viewer in the story…

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Ficha técnica

Título del capítulo: From immersion as a cognitive disposition to a new project
Título del libro: 
Towards an intercultural participatory model in performing arts
Editores: 
Riccardo Corcione, Maddalena Giovanelli, Camilla Lietti, Corrado Rovida, Francesca Serrazanetti
Textos: Frédérique Lecomte, Matteo Lanfranchi, Anna Luna Serlenga, Eugenia Lombardi, Francesca De Luca, Chiara Pussetti, Helena Elias, Aikaterini Delikonstantinidou, Pedro Medina, Riccardo Corcione, Stefano Brilli
Idiomas: English
Editorial: Intimate Bridges, 2021
ISBN: 978-88-946584-0-8
Intimate Bridges

Dallo stupore di Eraclito a un orizzonte di conoscenze condivise

Agostino d’Ippona riporta nelle Confessioni quanto rimase stupito quando vide come gli occhi di Sant’Ambrogio scorressero sulle pagine, mentre la sua voce e la sua lingua riposavano. Era il IV secolo e all’epoca la lettura era un atto condiviso ad alta voce.

Oggi non sono pochi i momenti di stupefazione davanti ai cambiamenti intercorsi nei modi in cui leggiamo – e anche scriviamo –, in un periodo storico segnato dalla digitalizzazione del mondo, e che – a parere di Paul Virilio – è ammalato di velocità. In ogni caso, bisogna porsi delle domande sulle perdite che ciò comporta e sulle nuove possibilità che da qui emergono.

È proprio quello che fa Mauro Valsangiacomo (Vals) in La mia idea di libro: da Fluire ai libri d’arte condivisi copyleft, che sembra assumere un fatto: leggere, così come l’essere, «si dice in diversi modi», rimandandoci – come in Aristotele – a una questione sulla sostanza dell’argomento che ci riguarda e, necessariamente, ai processi d’acceso alla conoscenza oggi, implicando dunque una domanda sui modi di essere e rapportarsi al presente.

Conviene qui ricordare alcune definizioni, come quella data dalla Legge della lettura, del libro e delle biblioteche di 2007, che stabilisce legalmente il concetto di libro: «a) Libro: opera scientifica, artistica, letteraria o di qualsiasi altra indole che costituisce una pubblicazione unitaria in uno o diversi volumi e che può apparire stampata o in qualsiasi altro supporto suscettibile di lettura».

Consapevole degli orizzonti impliciti in questa definizione, Mauro Valsangiacomo avvia un processo nel cuore di un principio chiaro (condividere poesia), tentando di renderlo reale nel modo più contemporaneo possibile. Stiamo parlando di contenuti e processi, senza dimenticare però una premessa importante, già presente in antecessori, da Walter Benjamin e Marshall McLuhan, passando naturalmente per Martin Heidegger: non si può pensare la propria epoca senza intraprendere una riflessione sulla tecnica…

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Ficha técnica

Título del capítulo: Dallo stupore di Eraclito a un orizzonte di conoscenze condivise
Título del libro: 
Vals. La mia idea di libro. Da ‘Fluire’ ai libri d’artista condivisi “copyleft”
Editores: 
Mauro Valsangiacomo, Luca Saltini
Textos: 
Mauro Valsangiacomo, Luca Saltini, Pedro Medina
Idiomas: 
italiano
Editorial: 
Lugano: Biblioteca cantonale di Lugano, 2021
ISBN: 
9788894575354
Poesia Alla chiara fonte
Biblioteca cantonale di Lugano